La Chiesa di San Paolo a Galatina è un luogo dove storia, fede e tradizione si intrecciano in una narrazione affascinante, al centro della quale si trova il fenomeno unico del tarantismo. Questa piccola chiesa, situata nel cuore del Salento all’interno dell’antico Palazzo Tondi-Vignola (1795), rappresenta un punto focale per la comprensione di questa pratica culturale profondamente radicata nella regione.
La struttura della chiesa, caratterizzata da un unico vano con volta a crociera e dominata da un grande altare tardo barocco, è di per sé un simbolo architettonico del tarantismo. Questo fenomeno, che combina elementi di credenza popolare e rituali religiosi, trova nella chiesa di San Paolo non solo un luogo di espressione ma anche di guarigione e speranza.
La leggenda narra che i santi apostoli Pietro e Paolo, durante il loro viaggio verso Roma, fecero tappa a Galatina. Qui, in segno di gratitudine verso l’ospitalità ricevuta da un cittadino, San Paolo gli concesse un dono straordinario: la capacità di curare le persone morse dalle “tarante”, ragni velenosi, semplicemente facendo loro bere l’acqua di un pozzo situato all’interno della sua abitazione. Questa storia ha dato origine alla tradizione secondo la quale, il 29 giugno di ogni anno, giorno dedicato ai santi Pietro e Paolo, coloro che sono stati “pizzicati dalla taranta” si recano a Galatina in cerca di guarigione.
Il rito inizia con le prime pizzicate nelle campagne durante la stagione della mietitura, prosegue nelle case delle persone affette e culmina nella “liturgia” presso la chiesa di San Paolo, dove i musicisti accompagnano i movimenti dei tarantati in una danza di liberazione dal veleno e dal dolore. La musica, con i suoi ritmi ipnotici e la sua capacità di connettersi con l’anima, è parte integrante del processo di guarigione, fungendo da catalizzatore per il rilascio delle tensioni e delle afflizioni dei partecipanti.
La Chiesa di San Paolo a Galatina è, dunque, molto più di un edificio sacro: è un luogo di incontro tra il divino e l’umano, un punto di riferimento per la comunità che cerca conforto e sollievo seguendo una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Il tarantismo, con la sua ricca simbologia e la sua forza evocativa, rimane un fenomeno affascinante che testimonia la complessità della cultura salentina, dove il sacro e il profano, il dolore e la gioia, si fondono in un’esperienza di fede profondamente umana.
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